domenica 3 aprile 2011

Adesso che il sogno è finito, Velo torna alla realtà!

Adesso anche la matematica ha dato il suo insindacabile giudizio: la Pol. Dil. Velo Club ha salutato i sogni play-off. Certo, nessuno avrebbe mai sperato di arrivare a questo traguardo fino a due giornate dal termine della stagione, ma è anche vero che nessuno si aspettava questo strano epilogo di campionato dopo un super girone di andata. Ad un certo punto del ritorno non c'è stata più "magia", nessuna reattività. Forse non c'è stata quella giusta dose di esperienza, preziosa nella gestione del gruppo nei momenti difficili evitando che lo stesso si schiacciasse sotto il peso di un obiettivo davvero grande. E' chiaro che, comunque vada, non tutto, di ciò che è stato fatto, è da gettare via. Questo campionato ha infondo evidenziato la crescita di molti ragazzi e soprattutto di una squadra compatta e unita, che sarà senza dubbio, la base solida da cui ripartire già da questi ultimi due impegni stagionali e per il prossimo anno.

Riflessioni a parte, non si trovano giustificazioni per la bruttissima prestazione di sabato scorso, disputata contro la corazzata Futsal Capurso. Perdere contro la seconda forza del campionato, lanciatissima nella rincorsa all'Atletico Noicattaro, non fa scalpore, ma l'atteggiamento con il quale la squadra ha affrontato la gara è molto discutibile. Praticamente dimessa in alcuni frangenti della gara, la Velo Club ha fatto andare su tutte le furie dirigenza e allenatore, rischiando più volte la rimescolazione totale delle carte. Sul risultato finale di 11 a 5 infatti, hanno notevolmente pesato gli otto minuti di black-out dal 5'al 13' del pt, che hanno permesso al Capurso di mettere un grosso sigillo alla partita, portandosi su un perentorio 5 a 0. Solo una reazione di orgoglio delle seconde linee ha permesso alla squadra adelfiese di ritornare in gara fino al 5-3, purtroppo non sufficiente a rimettere in piedi una gara ormai compromessa. Le uniche soddisfazioni di giornata per Mr Trulli sono giunte dagli under Alessandro Sebastiani, entrato in corsa per sostituire tra i pali l'infortunato Antonio Gargano, e Dino Mastrogiacomo, che in soli 3' ha rivoltato la gara come un calzino, sfiorando due gol e fornendo due meravigliosi assist per i gol della vana speranza. Altra consolazione di giornata sono i concomitanti risultati giunti dagli altri campi, che lasciano la Velo Club ancora sola al sesto posto, appena dietro la zona play-off, che, se mantenuto fino alla fine, onorerebbe il buon campionato della società adelfiese.




PRIMO TEMPO - Scesa in campo con il quintetto Gargano, D'Ambrosio, Aiuto, Colella e Di Tommaso, la squadra è partita in maniera davvero troppo soft, permettendo al Capurso di portarsi sul 5-0 dal 5' al 13'. Troppe le disattenzioni degli uomini di Mr Trulli, e soprattutto nessuna reazione in campo. I quasi contemporanei ingressi di Dino Mastrogiacomo, Angelo Coppi, Davide Antonacci ed Hermand Ceci, hanno permesso alla squadra di risalire la china in soli tre minuti. Prima con Davide Antonacci (al 20' su assist di Hermand Ceci e al 22' su suggerimento di Dino Mastrogiamo) e poi con Angelo Coppi (al 23' ancora su una imbeccata di un ottimo Dino Mastrogiacomo), la rimonta è sembrata davvero prendere forma. Ma a spezzare i sogni della Velo Club ci hanno pensato i padroni di casa, che hanno sfruttato le nuove disattenzioni adelfiesi per allungare nuovamente fino al 7-3.




SECONDO TEMPO - Ripartita con Gargano, Ceci, Colella, Aiuto e Pagone, la squadra di Mr Trulli si è gettata in avanti colpendo due legni con Pagone e Colella, prima di ridurre lo svantaggio al 15' con Attilio Aiuto. Un minuto più tardi, una sfortunata autorete ha rimesso nuovamente il Capurso a distanza di quattro gol. Al 23' è stato di nuovo Attilio Aiuto a battere il portiere di casa, con un rasoterra che ha concluso la sua corsa sul secondo palo. Passati due minuti ancora una autorete ha permesso al Capurso di portarsi sul 9-5. A chiudere completamente la pratica sull'11 a 5, le altre due reti capursesi mentre Pagone e Berardini continauvano a centrare i legni di una porta davvero stregata.

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