lunedì 21 marzo 2011

Urlo Velo Club: "Adesso basta!"

“Basta!”.
È l’unanime coro urlato dalla Pol. Dil. Velo Club dopo l’ennesima infelice direzione arbitrale vista a Rutigliano. L’attesa partita con la Virtus Rutigliano, valida per entrambe le compagini per i loro sogni play-off, purtroppo ha avuto un epilogo sconcertante di cui si è reso protagonista un nostro giocatore. La gara era sul 5 a 4 per la squadra di casa, quando su un passaggio all’indietro di un giocatore rutiglianese, raccolto con le mani in area dal proprio portiere, l’arbitro decideva di non sanzionare con il dovuto fallo, concedendo il vantaggio ai padroni di casa. Di lì la rabbia per l’ennesimo errore che stava penalizzando la compagine di Mr Trulli, e la conseguente reazione del giocatore adelfiese che colpisce con una spinta il direttore di gara, il quale decide successivamente di sospendere l’incontro.
È chiaro che da parte della società non ci sono giustificazioni per tale gesto e con il giocatore ci associamo alle dovute scuse con l’arbitro. Anche se durante tutta la partita i nostri giocatori sono stati bersaglio di insulti, provocazioni e atteggiamenti non previsti dalle regole sportive, non bisogna cadere in queste trappole, che alla fine danneggiano esclusivamente noi stessi.
C’è però molto rammarico per le aggressioni verbali ricevute dall’arbitro durante il pt dai giocatori e dai dirigenti della Virtus, per contestare decisioni, a loro parere, avverse, culminate addirittura, in una occasione, con una rincorsa di un dirigente in lista verso lo stesso direttore di gara, lungo la linea del fallo laterale, per contestare un presunto fallo.
Atteggiamenti incredibilmente mai sanzionati dallo stesso arbitro, mentre i nostri giocatori e dirigenti assumevano un comportamento civile ed educato. Inoltre, come già accaduto contro il Futsal Bari e con lo Sporting Club Grotte, registriamo l’ennesima passeggiata interminabile degli arbitri verso gli spogliatoi, stretti nella morsa di dirigenti e giocatori arrabbiati, non certo impegnati nel dedicar loro vivissimi complimenti. Condizione a cui non possiamo far altro che assistere in maniera assolutamente inerme, ma che puntualmente, porta i suoi frutti nei secondi tempi, dove le gare diventano un vero e proprio monologo di decisioni incredibilmente assurde nei confronti della malcapitata Velo Club, probabilmente troppo giovane, educata ed inesperta, e la cui principale colpa è quella di esplodere la propria rabbia con un gesto da censura.
Preannunciando la condanna dell’azione, è giusto chiarire che non trattasi di frustrazione, ma più di un’assodata perplessità nei confronti dei direttori di gara che, in questo girone di ritorno, hanno molte volte penalizzato i nostri risultati. Sbagliare è umano, e certamente non è un errore, o una serie di errori di valutazione a suscitare il nostro malcontento, ma sicuramente l’atteggiamento degli arbitri verso la nostra squadra, la nostra dirigenza e i nostri sostenitori.
Mentre noi manteniamo un dialogo sereno e pacato con i direttori di gara, assistiamo a conversazioni accese e volgari tra questi ultimi e gli avversari. Assistiamo sbalorditi, a giocatori che accerchiano gli arbitri, minacciandoli del ritiro della squadra a meno di un loro ripensamento sulla conduzione di gara. Osserviamo stupiti, il comportamento di tifosi furiosi che apostrofano gli arbitri con tutti i dialetti della provincia, rendendoli addirittura bersagli preferiti dei loro sputi, mentre poi a ricevere le ammende per tale gesto siamo stti noi, che invece, come accaduto due settimane fa a Castellana Grotte, all’uscita degli spogliatoi dello stesso arbitro (come riportato nel Comunicato), eravamo già andati via. E che dire del derby giocato a porte chiuse con carabinieri in campo, quando i Comunicati parlano di gare in assenza di pubblico, mentre adesso, malgrado la restrizione, si continuano a fare entrare gli spettatori senza che nessun arbitro prenda i giusti provvedimenti.
Se non siamo nel teatro dell’assurdo, è chiaro che poco ci manca!
Vorremmo infine precisare che, a differenza di molte squadre, la Velo Club non si era prefissata obiettivi di inizio stagione come promozioni dirette o play-off, ma solo ed esclusivamente la possibilità di raggiungere 16 punti (uno in più dello scorso torneo). Tutto ciò che abbiamo raccolto ci ha fatto, e continuerà, a farci sognare, soprattutto perché ottenuto con entusiasmo, voglia di fare e amicizia fra i protagonisti di questa cavalcata, senza l’ausilio di qualche centinaia di euro.
Per questo motivo vorremmo terminare questo emozionante Campionato con la stessa serenità con la quale era cominciato.
Per la cronaca nella partita contro la Virtus Rutigliano, si è vista, soprattutto nel pt, una strepitosa Velo Club che ha notevolmente stupito e ridimensionato gli avversari.
Subito in vantaggio all’8’ con il bomber Attilio Aiuto, la squadra adelfiese si è fatta rimontare e superare dal Rutigliano da due rocambolesche reti. Al 16’ è Angelo Coppi a siglare il meritato pari, mentre al 19’ Hermand Ceci trasforma una punizione bomba per il momentaneo 2 a 3. Dopo il pari rutiglianese al 22’, al 25’ è Leonardo Di Tommaso a chiudere il pt sul 3 a 4, facendosi trovare pronto sotto rete sul passaggio di Aiuto.
Nel st, malgrado i contorti episodi già citati, la Virtus trova il pari al 2’, completando la rimonta all’11’ dopo aver rischiato in più occasioni di subire la rete adelfiese. Al 24’ il fattaccio di giornata che ha chiuso una gara accesa, e certamente mal gestita dal direttore di gara e dalle due società.

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